Milano Finanza: «Tercas perderà il marchio». Brucchi: «Auspico che non sia così»

TERAMO – L’intenzione della «Popolare di Bari sarebbe quella di effettuare una fusione per incorporazione tout court che porterebbe, a partire dall’estate 2015, alla scomparsa del marchio Tercas. Non sarebbe prevista invece una razionalizzazione della rete, dato anche il differente presidio geografico delle due realtà che non produce sovrapposizioni territoriali». E’ quanto riporta il periodico economico ‘Milano Finanza’ e l’affermazione ha mandato in fibrillazione gli ambienti non solo lavorativi dell’Istituto di credito ma anche quelli politici. Il Governatore Luciano D’Alfonso, che proprio oggi si è fatto promotore di un incontro con i dipendenti della Tercas all’hotel Villa Fiorita – al quale ha partecipato pochi dei tanti dipendenti della banca -, ha glissato la domanda su questo argomento, fattagli da un sindacalista del settore credito. Chi invece non si sottrae alla sollecitazione della domanda è il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, che tutto vorrebbe che far coincidere la sua presenza a Palazzo di Città con la scomparsa di un nome storico del credito italiano: «Sono preoccupato da quanto ho letto oggi – ha detto Brucchi -. Auspico che questo non avvenga e sono certo che la nuova governance della banca sarà così lungimirante da capire che il nome è l’unico aggancio che questa realtà creditizia mantiene col territorio. Può sembrare semplicemente un nome – ha proseguito il sindaco – ma di fatto non è così: con la sigla Tercas ogni teramano riconosce la sua banca e il suo territorio, una questione di casa, di familiarità, di appartenenza». Brucchi mantiene però contatto con la realtà della finanza, pragmatica e che bada al sodo: «Capisco che ci son investimenti da fare e che la Popolare di Bari questo farà: io però rappresenterò l’auspicio che la Tercas non perda il nome e lo farò al momento giusto, direttamente al presidente Marco Iacobini. Rappresenterò a lui quanto questo sia vitale per il nostro territorio».